Il Canto del Japa nel Brahma muhurta
Come
da ciascun fiore emana un'essenza profumata intrinseca, di "olio",
il Fiore di loto del Reame spirituale di shri Krishna, Goloka
Vrindavana dhama, emette l'Essenza di shri Krishna nella Forma di
Nome, inclusivo delle Sue due espansioni: di shri Balarama (Rama), e
di shrimati Radha (Hare).
Due
categorie di devoti, infatti, le quali amano shri Krishna in due
relazioni rispettive, i gopa coetanei e le gopi coetanee o
leggermente più giovani, meditano su di Lui avvicinandoLo: mediante
shri Balarama, i gopa, e mediante shrimati Radha, le gopi.
Tale
associazione di Nomi, nella sequenza di essi che ricorre nel Maha
Mantra, comporta, perciò, sia gli accessi al Nome di shri Krishna,
che shri Krishna Stesso.
Come
nelle vite degli umani, di conseguenza,
"la prima impressione è quella che conta", nella Causa
l'Incontro primevo imprime di Sé ciascun altro momento di eternità
della giornata spirituale; questo sussiste dalla fase esordiente di
visione del Cospetto di shri Krishna Che passa con i vitelli,
all'alba, diretto verso la collina Govardhana; Egli trascorre
lasciando una immagine interiore, di Sé Stesso, in shrimati
Radharani, ed antecede, così, tutto l'accadere devozionale
dell'arco giornaliero; tale maniera nell'animo è conosciuta, dai
bhakta, quale "Purva raga", che, in altre parole, è la
musica dell'armonia iniziale del dì.
Il
saluto che shrimati Radha rivolge a shri Krishna, riconoscibile nella
di lei murti, con Krishna, sull'altare, è la risposta, visibile
dalle sakhi, al Saluto di shri Krishna, Saluto invisibile ai sakha,
Saluto rivolto a lei, la quale rimane ad oriente, in Gokula, mentre
shri Krishna va ad occidente, come la Luna piena, all'aurora, Che
tramonti nell'ovest di Govardhana. La palma rosea della mano di shri
Krishna, rivolta interiormente a shrimati Radha-ad est, irrora e
tinge, come una sindhura, tutto l'orizzonte del sorgere, in cui ella
rimane, sullo sfondo della luce matutina di Krishna-smaranam, la
quale risponde al Viso radioso di Luna del Signore supremo, luce
"Gaura", di oro, di orazione(lode)- accolta da lei a Lui
fedele, e da lei espansiva nelle ore seguenti, nella via
processionale, che perdura, delle confidenti, le oranti assistenti,
che la servono seguendola proprio dal sentimento-origine, per shri
Krishna, sentimento che vive in lei, anteposta tra loro amiche,
essendo, shrimati Radha-rani, la loro maestra, cioè regina
sempiterna tra le adorazioni personificate, all'Amato centrale, il Re
del tempo.
Questo
Momento e ciò che Lo prepara è la ragione di Vita, Caitanya, in
shri Krishna e, di conseguenza, in tutti gli esseri, a Lui affiliati.
Ogni
nota altra confermerà, appresso, riverenza a ripetersi, nella
rimembranza del Bija del Patto dell'alba, come ogni altra ancella
sarà la coda della preposta; da cui... è imprescindibile, per un
devoto, essere stato presente al marchio iniziale di tali luci,
sigillo connotato, in esse, daL Cospetto di shri Krishna.
L'acqua
della doccia o del bagno rappresenta anche shri Krishna; l'acqua è
un elemento puro alla Fonte, purificatore, maschile, blu se infinito,
ingenerante, quindi indispensabile per divenire ricettivi aL Signore,
Signore con il segno della Nuvola carica di pioggia di misericordia e
di sollievo, Essenza continuata nella prosperità degli esseri-gocce,
stillate dal Suo Sguardo.
Nel
Libro di Krishna leggiamo che, shri Krishna, a Dvaraka, si leva tre
ore prima dell'alba per meditare su tali, perenni Suoi esordi.
Noi,
come i servi, non abbiamo licenza per tardare, e dobbiamo assisterLo,
a compartecipare dei Suoi Sentimenti e gaudii trascendentali, udibili
nella magia, in Yoga-maya, del sadhana.
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